Conciliare conviene e gli italiani, pian piano, sembra se ne stiano accorgendo.
Almeno questo è quanto emerge dalla lettura dei primi dati sulle
procedure di mediazione condotte a termine dalla rete dei servizi di
conciliazione delle Camere di commercio tra il 21 marzo – data in cui è
entrata in vigore la mediazione obbligatoria introdotta dal Decreto
Legislativo n. 28 del 2010 di riforma della materia – e il 30 settembre
scorso.
Di seguito il comunicato stampa diffuso da Unioncamere:
Unione
Italiana delle Camere di
Commercio Industria, Artigianato e
Agricoltura
|
c o m u n i c a t o
s t a m p a
|
VIII Settimana Nazionale
della Conciliazione delle Camere di commercio
Giustizia: in sei
mesi 80 milioni di euro risparmiati
dagli italiani
grazie alla mediazione
9mila
le richieste arrivate alle Camere di commercio
Soluzione
in 43 giorni, costi 10 volte meno che in tribunale
Roma,
28 ottobre 2011 – Conciliare conviene e gli italiani, pian piano, sembra se ne
stiano accorgendo. Almeno questo è quanto emerge dalla lettura dei primi dati
sulle procedure di mediazione condotte a termine dalla rete dei servizi di
conciliazione delle Camere di commercio tra il 21 marzo – data in cui è entrata
in vigore la mediazione obbligatoria introdotta dal Decreto Legislativo n. 28
del 2010 di riforma della materia – e il 30 settembre scorso.
Nei
194 giorni presi in considerazione dall’Osservatorio
di Unioncamere sulla Conciliazione - in concomitanza con l’VIII edizione
della Settimana Nazionale della Conciliazione che si tiene dal 24 al 30 ottobre
in tutte le Camere di commercio italiane - le richieste di mediazione
complessivamente depositate presso gli uffici camerali sono state 8.709, il 73%
delle quali al 30 settembre risultava già definito. Di queste, nel 44% dei casi
la controparte ha accettato di presentarsi davanti al mediatore e quattro volte
su dieci la mediazione si è conclusa con un accordo ritenuto soddisfacente da
entrambe le parti, con una durata media di 43 giorni lavorativi ed un costo
pari – sempre in media – a circa il 3,5% del valore della controversia.
“Una giustizia
rapida, poco costosa, e al tempo stesso rispettosa dei diritti delle parti è
possibile e lo stiamo dimostrando" ha commentato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
"L’attività delle Camere di
Commercio dimostra che la mediazione civile e commerciale è una risposta
efficace che incontra le esigenze delle imprese e dei cittadini e che può
alleggerire il carico di lavoro dei Tribunali e, dunque, contribuire concretamente
a rendere più snella ed efficace l'amministrazione della giustizia, uno degli
obiettivi richiamati nella recente lettera d'intenti dell'Italia all'Unione
Europea. Le quasi 9mila richieste depositate presso i servizi
di conciliazione delle Camere di Commercio, in questi primi sei mesi della
riforma, rappresentano una quota di mercato pari al 26% del totale delle
mediazioni. Un dato ancora più significativo considerando che gli Organismi di mediazione accreditati dalle
Camere di commercio rappresentano solo il 13% dei circa 600 organismi del
Registro del Ministero della Giustizia. E’ un risultato importante perché
testimonia il ruolo di sistema di riferimento che le Camere di commercio hanno
costruito in questi anni sul territorio e perché certifica la bontà dei nostri
sforzi per diffondere la cultura della giustizia alternativa, in risposta alla
congestione di quella ordinaria”.
La
conciliazione delle Camere di commercio nel 2011
Tra
marzo e settembre le richieste di procedimenti di mediazione depositate presso
gli 83 Organismi istituiti dalle Camere di commercio - iscritti all’apposito Registro
presso il Ministero della Giustizia - è cresciuto ad un ritmo medio di quasi 1.500
richieste al mese, fino a raggiungere gli 8.709 procedimenti complessivamente depositati
alla fine del periodo. Entro la fine
dell’anno si prevede che alle Camere di commercio giungano circa 13.000 richieste
che, sommate a quelle pervenute nei primi tre mesi, portano il totale atteso a
circa 20.000 procedimenti per l’intero 2011.
Il bilancio
dei territori
Nel periodo che va
dall’entrata in vigore della mediazione obbligatoria alla fine di settembre,
l’affluenza maggiore di richieste di conciliazione (il 34% del totale) si è
registrata nelle Camere di commercio del Nord-Est. Oltre un quarto hanno
riguardato quelle del Nord-Ovest, più di un quinto quelle del Sud e delle Isole
e solo una su 6 (il 18%) ha interessato le Camere di commercio del Centro Italia.
L’esito dei
procedimenti
Analizzando
l’insieme dei 6.319 procedimenti giunti a definizione presso le Camere di
commercio nel periodo considerato, nel 44% dei casi la parte invitata in
mediazione si è effettivamente presentata davanti al mediatore e, nel 39% dei
casi, è stato raggiunto un accordo
positivo. Guardando poi all’evoluzione mensile delle mediazioni definite, si
può notare come la percentuale di quelle in cui si giunge ad un accordo tra le
parti sia cresciuta dal 26% del periodo marzo-aprile al 55% del mese di
settembre e come, da luglio in poi, la quota dei successi sia sempre risultata
superiore a quella degli insuccessi.
Conciliare
conviene: in sei mesi UN RISPARMIO DI 80 milioni di euro per cittadini e
imprese
Il consuntivo delle
attività di mediazione delle Camere di commercio nei primi sei mesi
dall’introduzione dell’obbligatorietà - per le tipologie di controversie
indicate dalla legge – evidenzia l’estrema convenienza della giustizia
alternativa rispetto alla via ordinaria, sia in termini di costi sia in termini
di tempi per la soluzione delle controversie.
Sotto il primo
profilo, il confronto tra il costo medio di una procedura di mediazione presso
le Camere di commercio e quello di una causa davanti al giudice ordinario - stimato
dalla Banca Mondiale nel suo tradizionale rapporto «Doing Business» - dimostra
come la prima incida per circa il 3,5% del valore della controversia, mentre
nel secondo caso, far valere il proprio diritto costa il 29,9% del valore della
causa. In altri termini, ciò significa che in media ogni conciliazione costa quasi
dieci volte di meno di una causa che finisca in tribunale. Considerando che il
valore medio delle conciliazioni gestite dalle Camere di commercio tra la fine
di marzo e la fine di settembre è stato pari a 73.700 euro, si può concludere
che il ricorso alla conciliazione presso le Camere abbia generato un risparmio
effettivo di oltre 21 milioni di euro.
Applicando gli stessi parametri all’intero mercato delle mediazioni del
periodo (che il Ministero della Giustizia indica in 33.685 procedimenti,
dall’entrata in vigore della mediazione obbligatoria e fino alla fine di
settembre), si può stimare che il risparmio realizzato a livello complessivo si
avvicini agli 80 milioni di euro. Se poi, anziché limitarsi a considerare le
sole conciliazioni giunte a buon fine, si prendessero in considerazione tutte
le conciliazioni definite, nel caso tutte si fossero concluse con un accordo
tra le parti il risparmio potenziale raggiunge quasi i 125 milioni di euro per
le procedure svolte presso le Camere di commercio, e quasi i 500 milioni di
euro per l’intero sistema.
fino a 10.000 euro l’accordo si
raggiunge nel 70% dei casi
Mettendo in
relazione il valore delle mediazioni e l’esito delle procedure, emerge chiaramente
come gli italiani - in questi primi sei mesi di vita della riforma - abbiano
riconosciuto l’utilità della conciliazione soprattutto per le vertenze di
importo più modesto.
Scomponendo la
quota del 55% delle mediazioni concluse con successo nel trimestre
luglio-settembre, si può osservare come nelle vertenze fino a 1.000 euro di
valore, la probabilità che la mediazione si concluda con un accordo tra le
parti raggiunge quasi il 90% dei casi. Se poi il valore sale a 5.000 euro, la
probabilità di un accordo si attesta al 75%, mentre se si sposta l’asticella
fino a 10.000 euro (valore entro il quale si colloca il 53% di tutte le
procedure gestite dalle Camere) la probabilità di raggiungere un accordo
soddisfacente si mantiene vicina al 70%.
Natura delle
controversie
Nell’ultimo
trimestre il 69% dei procedimenti ha riguardato temi per i quali è obbligatorio
il ricorso alla mediazione. Analizzando la distribuzione delle mediazioni
giunte allo stadio della definizione della controversia, la categoria più
gettonata dai ricorrenti è quella dei diritti reali. Quasi una controversia su
sei (il 16,2%) tra quelle sottoposte ai Servizi di conciliazione camerali e
giunta alla definizione, ha avuto a che fare con la proprietà o l’uso di beni
immobili.
Tutte le altre – ad
eccezione della categoria dei contratti di locazione, che rappresenta il 10,2%
dei casi – si collocano al di sotto della soglia del 10%, a testimonianza che
la mediazione non si presta a risolvere solo poche tipologie di vertenze ma
che, invece, riesce a dare risposte concrete alla domanda di giustizia di
cittadini e imprese in numerosi settori.
Oltre a quelle già citate, tra le tematiche più ricorrenti si segnalano
le mediazioni sui contratti bancari (8,8%), su quelli assicurativi (7,5%), sul
risarcimento danni da responsabilità medica (5,7%), sulle divisioni di beni
(5,1%) e sulle successioni ereditarie (4,8%). Infine, aggregando tra loro le
categorie più affini, si può notare come il settore dei contratti bancari,
assicurativi e finanziari concentri il 20% di tutte le mediazioni dell’ultimo
trimestre.
Fonte:
Unioncamere
Tab.1 - Mediazione camerale: procedimenti
depositati mensilmente
Valori assoluti, distr. % e valori cumulati
MARZO
|
MAGGIO
|
GIUGNO
|
LUGLIO
|
AGOSTO
|
SETTEMBRE
|
|
APRILE
|
||||||
Valori assoluti
|
1.570
|
1.560
|
1.578
|
1.697
|
783
|
1.521
|
Distribuzione %
|
18,0
|
17,9
|
18,1
|
19,5
|
9,0
|
17,5
|
Valori cumulati
|
1.570
|
3.130
|
4.708
|
6.405
|
7.188
|
8.709
|
Fonte:
Unioncamere
Tab. 2 - Procedure definite per adesione 6.319 ed esito
della mediazione
Periodo 20 marzo-30 settembre 2011 - Valori percentuali
Mesi
|
Totale procedure definite
|
di cui:
|
|||||
con mancata adesione della controparte
|
con adesione
della controparte
|
di cui:
|
|||||
con accordo non raggiunto
|
con accordo raggiunto
|
% accordi raggiunti su totale procedure con adesione
|
|||||
mar-apr
|
100
|
39
|
61
|
45
|
16
|
26
|
|
maggio
|
100
|
38
|
62
|
49
|
13
|
21
|
|
giugno
|
100
|
64
|
36
|
21
|
15
|
42
|
|
luglio
|
100
|
62
|
38
|
18
|
20
|
53
|
|
agosto
|
100
|
75
|
25
|
9
|
16
|
64
|
|
settembre
|
100
|
62
|
38
|
17
|
21
|
55
|
|
media del
periodo
|
100
|
57
|
43
|
27
|
17
|
39
|
|
Fonte:
Unioncamere
Graf. 3 – Quota di
comparizioni sul totale dei procedimenti giunti a definizione ed esito degli
accordi nel periodo luglio – settembre 2011
Fonte:
Unioncamere
Graf.
5 - Mediazioni gestite per natura della
controversia
Valori
percentuali (periodo luglio-settembre)
Fonte:
Unioncamere
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