giovedì 13 gennaio 2011

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CORSO DI FORMAZIONE PER MEDIATORI PROFESSIONISTI - Torino

CORSO DI FORMAZIONE PER MEDIATORI PROFESSIONISTI
Ai sensi dell’art. 18, comma 2, lett. f). D.M. 18/10/2010, n. 180
(54 ore di formazione, comprensive di teoria, pratica, esercitazioni,
valutazione finale parte teorica e pratica)

PRESENTAZIONE DEL CORSO DI FORMAZIONE
Il presente percorso formativo si sviluppa in 6 giornate e complessivi 6 moduli completi, per un
numero di ore complessive pari a 54, divise tra parte teorica e parte pratica e aventi specifici
contenuti, come dettato dall’art. 18, comma 2, lett. f), D.M. 18/10/2010, n. 180. Nel dettaglio si
tratta di un percorso che deve avere ad oggetto le seguenti materie: normativa nazionale,
comunitaria e internazionale in materia di mediazione e conciliazione, metodologia delle procedure
facilitative e aggiudicative di negoziazione e di mediazione e relative tecniche di gestione del
conflitto e di interazione comunicativa, anche con riferimento alla mediazione demandata dal
giudice, efficacia e operatività delle clausole contrattuali di mediazione e di conciliazione, forma,
contenuti ed effetti della domanda di mediazione e dell’accordo di conciliazione, compiti e
responsabilità del mediatore. Il percorso comprende sessioni simulate partecipate dai discenti,
nonché una prova di valutazione finale articolata distintamente per la parte teorica e pratica (4 ore
destinate alla prova di valutazione della parte teorica, 4 ad una verifica della parte pratica).
NEGOTIATION & MEDIATION
· 54 ore teorico-pratiche
· 6 giorni di formazione intensiva
· disamina di profili giuridico-operativi
· percorso fortemente specializzante
· 30 professionisti (numero massimo - standard Ministero Giustizia)
· attestato finale di partecipazione
· titolo di mediatore professionista per le controversie civili e commerciali
I PLUS DI UN CORSO PER MEDIATORI DI
CONTROVERSIE CIVILI E COMMERCIALI.

· sviluppo di una nuova professionalità
· acquisizione di tecniche di composizione del conflitto
· alta qualificazione del percorso formativo
· forte attenzione alla conciliazione societaria
· studio delle normative in tema di a.d.r.
· apprendimento pratico delle tecniche di negoziazione
· esercitazioni e simulazioni su casi realmente accaduti
· specificità delle materie oggetto di docenza
· expertise in conflict management
· prova teorico-pratica di valutazione

A CHI SI RIVOLGE IL CORSO?
I requisiti per poter acquisire la qualificazione di mediatore sono i seguenti:
· Possesso di un diploma di laurea anche triennale
· Iscrizione a un Ordine o Collegio professionale

QUALI GLI OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE?

Il professionista sarà impegnato a sviluppare le proprie abilità e tecniche di negoziazione,
comunicazione, composizione in via stragiudiziale dei conflitti, in ambito civile e commerciale. Le
peculiarità delle materie previste dalla nuova riforma contenuta nel decreto legislativo 4 marzo
2010, n. 28 e nel D.M. 18 ottobre 2010, n. 180, rendono il percorso ancora più impegnativo e
denso di contenuti e caratterizzazioni. Contenuti che verranno adeguati alle novità di volta in volta
riscontrate nello svolgimento dell’attività didattica.
La conoscenza approfondita sotto il profilo teorico-pratico di una nuova professionalità quale quella
del mediatore, consentirà di affrontare e gestire al meglio ogni aspetto del conflitto, qualunque
siano i protagonisti effettivi dello stesso (manager, famiglie, utenti, imprese, aziende, dipendenti,
datori di lavori, e via di seguito).
L’introduzione e l’utilizzo delle procedure e degli strumenti di alternative dispute resolution,
rappresenta una componente fondamentale nel processo di crescita umana e lavorativa di ogni
singolo partecipante. In tal modo si intendono arricchire le professionalità interessate a seguire il
presente percorso formativo, nelle tematiche più disparate inserite all’interno del D.Lgs. 28/2010 e
D.M. 180/2010, nonché in specifiche situazioni di conflittualità e criticità relative a una pluralità di
settori all’interno dei quali l’intervento del terzo professionista imparziale è finalizzato ad agevolare
soluzioni condivise e durature.

ACQUISIRE ESPERIENZA È FONDAMENTALE
Esercitare il ruolo di mediatore professionista significa essenzialmente acquisire dapprima gli
strumenti teorici, e poi quelli pratici, al fine di gestire efficacemente le fasi del procedimento di
mediazione finalizzata alla conciliazione, dall’inoltro della domanda al servizio di mediazione, a
quello della stesura del verbale di avvenuta o non avvenuta conciliazione, fino a giungere al
momento dell’accordo scritto tra le parti in lite.
Le trattazioni di tematiche di connotazione giuridica non ha l’intento di far conoscere
semplicemente le normative e le disposizioni che disciplinano la materia, ma di fornire al
professionista una lettura operativa, pratica, approfondita su cosa significa condurre una
mediazione e cosa significa essere mediatore. La teoria, dunque, finalizzata alla pratica sempre e
comunque, come metodo didattico per creare interattività, confronto, dibattito tra professionisti.
L’analisi dei profili di disciplina comunitaria completa e da valore aggiunto al percorso formativo, in
considerazione dell’influenza che l’ordinamento sopranazionale ha avuto e ha in tema di a.d.r., visti
anche i recenti sviluppi in ambito comunitario.
La previsione di esercitazioni, simulazioni su casi realmente accaduti - ad opera dei singoli
professionisti - costituisce un momento centrale dell’intero percorso di formazione. In questo modo,
il futuro mediatore avrà contezza di cosa significa essere mediatori/conciliatori professionisti (fase
facilitativa e eventuale fase valutativa), di quali siano i suoi compiti, di come si può gestire
efficacemente una mediazione conciliazione, di quali regole comportamentali devono essere
seguite e rispettate e di cosa occorre fare per aiutare le parti a riavvicinarsi, giungendo a un
eventuale accordo finale.

TITOLO RILASCIATO E UTILIZZO
Al termine del Corso di formazione, previo superamento della prova di valutazione articolata
distintamente per la parte teorica e pratica, verrà rilasciato un attestato di partecipazione al
Corso di formazione per mediatori (la dicitura da inserire nell’attestato seguirà le indicazioni
ministeriali), in aderenza a quanto previsto dalla normativa in vigente.
Il superamento della prova finale conferisce all’attestato una operatività importante, in quanto
consente al singolo professionista interessato di proporsi come mediatore presso tali
Organismi, presentando apposita istanza, idonea documentazione di accompagnamento atta
a valutare la sua competenza, esperienza e specializzazione, anche attraverso colloqui
conoscitivi e valutativi.
La portata nazionale dell’attestato, consente ad ogni professionista di avere accesso e
chiedere l’iscrizione negli elenchi di mediatori tenuti presso gli Organismi di cui sopra, i quali
sono iscritti nell’apposito Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia, come previsto dalle
disposizioni contenute nel decreto 28/2010 e nel relativo Regolamento di attuazione.

MATERIALE DIDATTICO
· Nel corso è compresa la distribuzione di una DISPENSA FORMATIVA, contenente articoli
di approfondimento, profili operativi, aspetti procedurali e elementi di tipo negoziale.
· In omaggio verrà distribuito a tutti i partecipanti al corso il CODICE DELLA MEDIAZIONE E
CONCILIAZIONE - a cura di Alberto Mascia e Enzo Maria Tripodi, Maggioli Editore (In tale
Codice è ricompresa tutta la principale normativa in tema di conciliazione e mediazione,
tecniche di A.d.r., a livello nazionale e sopranazionale, profili teorico-pratici di interesse e
rilievo per chi deve affrontare la gestione dei conflitti in chiave stragiudiziale. All’interno del
Codice è presente anche un cd-rom, con aggiornamenti, contenente Regolamenti operativi,
modulistica, clausole, documenti utilizzati dalla CCIAA e dagli altri Organismi di mediazione
nella gestione dei tentativi di negoziazione assistita dei conflitti, modelli di conciliazione
paritetica).

DIVISIONE DEI MODULI
La previsione di una formazione full immersion consente di raggiungere differenti obiettivi, il più
importante dei quali è far rivestire il ruolo di esperto nelle tecniche di mediazione e negoziazione a
360° durante i singoli moduli e particolarmente durante una esercitazione. In tal modo, il singolo
professionista, a prescindere dal ruolo che andrà a ricoprire (mediatore, parte o assistente della
parte) si trova in situazioni e condizioni del tutto particolari: imparare a convivere con una forte
pressione psicologica; sviluppare l’abilità a ragionare e negoziare in presenza di imprevisti; avere
la capacità di agevolare il dialogo; acquisire l’esperienza, ponendo le domande giuste per la
tipologia di controversia in atto; sviluppare una creatività del tutto sconosciuta per andare ultra
petita partium).
I moduli del piano formativo rappresentano una linea guida importante per il docente e il discente,
ma non assumono carattere tale da vincolare gli stessi nello sviluppo e approfondimento di
argomenti che sebbene non inseriti espressamente nel percorso di formazione, entrano a pieno
merito nella trattazione in sede didattica. Ciò può accadere in base a quanto emerge durante ogni
iniziativa formativa, in cui è presente una forte interattività tra corpo docente e discenti, che
necessita, per essere realmente efficiente, di una flessibilità operativa e della possibilità di
spostare i singoli moduli, integrarli, modificarli, in base alle esigenze riscontrate caso per caso.
In questo modo l’obiettivo che si vuole raggiungere è quello della formazione che mira a garantire
una preparazione il più completa possibile.

I° MODULO
Il presente modulo ha la finalità di consentire al professionista di studiare e approfondire i profili
storici e giuridici legati alla mediazione, con le ultime novità nel settore della risoluzione
stragiudiziale dei conflitti.
Le peculiarità di tale modulo consentono di soffermarsi e interrogarsi sulle principali caratteristiche
del servizio, dando particolare rilievo ai profili oggettivi, come l’importanza del tentativo di
mediazione finalizzata alla conciliazione, la riservatezza del relativo procedimento, i rapporti tra
mediazione e giudizio, il verbale di conciliazione e l’accordo scritto tra le parti.
PROGRAMMA DEL CORSO
Il presente percorso formativo si sviluppa in 6 giornate e complessivi 6 moduli completi, per un
numero di ore complessive pari a 54, dedicate alla teoria e approfondimenti, all’esercitazione
pratica, alle simulazioni, verifiche, role playing, valutazione finale articolata distintamente per la
parte teorica e pratica.

PARTE TEORICO-INTERATTIVA
I° MODULO

MATTINA - 4 ore (9.00-13.00)
· Introduzione al mondo delle a.d.r. e il concetto di giustizia
· Gli strumenti stragiudiziali di composizione delle controversie: le procedure a carattere
contenzioso e non contenzioso (il giudizio; l’arbitrato; la mediazione; la transazione;
ecc..)
· Le caratteristiche, i principi, la natura della mediazione finalizzata alla conciliazione
· Alcuni modelli di mediazione: camerale e paritetica
· Il decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28: primo approccio operativo

POMERIGGIO - 4 ore (14.15-19.15)
· Le definizioni del decreto 28/2010
· Il procedimento di mediazione: profili oggettivi
· L’accesso alla mediazione e gli sbocchi del procedimento
· Ipotesi di tentativo obbligatorio di mediazione
· La riservatezza del procedimento
· Il verbale di (avvenuta o fallita) conciliazione
· L’accordo di conciliazione
· Le clausole di mediazione
· Altri profili operativi
II° MODULO
Il modulo ha come scopo l’analisi approfondita delle tematiche del D.lgs. 28/2010 e del D.M.
180/2010, sotto un profilo più squisitamente soggettivo e di copertura dei ruoli rilevanti all’interno
della mediazione (mediatore, co-mediatore, parti, assistenti delle parti). Tutti coloro che
intervengono durante il procedimento di mediazione hanno una importante responsabilità, in
quanto sono in grado di agevolare o meno il lavoro del mediatore e di condizionate l’esito del
procedimento con i propri comportamenti, le aperture o chiusure negoziali, la loro disponibilità e
collaborazione. La vera novità della mediazione è quella di porsi al totale servizio dell’utenza,
fornendo professionalità, competenza e scrupolosità in ogni momento del procedimento. I
comportamenti delle parti hanno una regolamentazione del tutto particolare, in ossequio al favore
che il legislatore ha voluto sempre dare alla mediazione tra le parti, e dunque alla relazione delle
parti in conflitto e al suo possibile mantenimento e rafforzamento.
II° MODULO
MATTINA - 4 ore (9.00-13.00)
· Il procedimento di mediazione: profili soggettivi
· Il mediatore: ruolo, compiti e responsabilità nella gestione di una mediazione:
indipendenza, imparzialità, neutralità, competenza, autorevolezza, professionalità,
esperienza, abilità comunicativa e negoziale
· Il mediatore facilitatore e il mediatore valutatore
· La deontologia del mediatore (il Codice di condotta dei mediatori)
· L’intervento di terzi durante la mediazione e l’assistente della parte
· Gli Organismi di Mediazione: requisiti e contenuti
· Disamina di un Regolamento di Mediazione di un Organismo

POMERIGGIO - 5 ore (14.15-19.15)
· Le tecniche di negoziazione: il cuore della mediazione
· La trattativa di posizione: spunti critici
· Focus sugli interessi e bisogni delle parti
· L’importanza dei perché in ambito negoziale
· Responsabilità e collaborazione durante la negoziazione
· Il riconoscimento dell’altro: dalle posizioni agli interessi
· Come gestire le emozioni e l’escalation del conflitto
· Positività e negatività del conflitto
III° MODULO
La parte negoziale e quella legata alle tecniche di comunicazione rappresenta un momento
assolutamente centrale nell’intero impianto del corso di formazione, in quanto consente di
verificare le informazioni che assumono reale importanza all’interno di ogni singola
mediazione.
Tale fase del procedimento rispecchia il ruolo del mediatore che è fondamentalmente un
facilitatore del dialogo, un esperto nelle tecniche di mediazione e comunicazione.
L’utilizzo sapiente e sperimentato nel corso del tempo di alcune tecniche consente di
migliorare la gestione delle criticità, far affrontare alle parti le problematiche con uno spirito
nuovo e costruttivo, nonché fornire il proprio contributo alla risoluzione della disputa in atto.
III° MODULO
MATTINA - 4 ore (9.00-13.00)
· La comunicazione e le sue dinamiche
· Gli assiomi della comunicazione
· L’importanza del linguaggio: verbale e non verbale
· L’arte di saper ascoltare in modo empatico
· Le fasi del procedimento di mediazione

· La fase introduttiva: presentazione del servizio
· Gli incontri congiunti e le sessioni singole (i c.d. caucuses)
· La fase esplorativa (M.A.A.N. e P.A.A.N.)
· La zona di possibile accordo (Zone Of Possible Agreement)
· Il “balletto” negoziale e il ruolo del mediatore
· La fase finale: il verbale di conciliazione e il contratto da stipulare
· Videoproiezione e commento di una Mediazione
POMERIGGIO - 4 ore (14.15-18.15)
· TEST DI VALUTAZIONE
· La prova si articolerà in due fasi:
TEST DI VALUTAZIONE – PARTE TEORICA
I quiz saranno a risposta multipla, e verteranno sugli argomenti trattati durante i primi 3 moduli
formativi, compresa la parte giuridica e i differenti profili teorici affrontati.
CASE EVALUATION
Valutazione preventiva del caso, assumendo il ruolo degli esperti.
SIMULAZIONE E GESTIONE DI UNA CONTROVERSIA
Il professionista sarà impegnato nella gestione di una o più controversie, visionando il caso
sottoposto alla sua attenzione, evidenziando i canali attraverso cui giungere a un possibile
accordo e individuando i termini di una possibile definizione della lite.

IV-V° MODULO
La parte dedicata alle esercitazioni è uno dei momenti centrali dell’intero percorso formativo, in
quanto consente al singolo professionista di rivestire il ruolo di mediatore, ma anche di
guardare alla mediazione con ottica totalmente diversa rispetto ai poteri e compiti che
generalmente sono dallo stesso ricoperti nell’esercizio della propria attività.
Le esercitazioni riguardano la gestione dei conflitti relativamente a casi realmente accaduti,
utilizzando le nozioni apprese, le tecniche acquisite, i principi e le regole del procedimento di
mediazione, al fine di simulare in modo serio e responsabile incontri congiunti e singoli con le
parti in conflitto. Vengono fornite, durante le mediazioni, delle linee guida che possono
agevolare e semplificare la conduzione del negoziato da parte del mediatore, riassumendo i
principali aspetti e profili che generalmente meritano di essere approfonditi negli incontri con le
parti. Tali linee guida non rappresentano un vincolo nella gestione del procedimento, ma
hanno la mera finalità di inquadrare sotto il profilo negoziale la controversia che si va a gestire.
IV° MODULO
MATTINA - 4 ore (9.00-13.00)
SIMULARE LA MEDIAZIONE: IL PROFESSIONISTA IN AZIONE
· Lo studio di casi pratici
· L’esercitazione (modello camerale)
· Analisi della simulazione effettuata
POMERIGGIO - 5 ore (14.15-19.15)
SIMULARE LA MEDIAZIONE: IL PROFESSIONISTA IN AZIONE
· Lo studio di casi pratici
· L’esercitazione (modello camerale)
· Analisi della simulazione effettuata

V° MODULO
MATTINA - 5 ore (9.00-13.00)
SIMULARE LA MEDIAZIONE: IL PROFESSIONISTA IN AZIONE
· Lo studio di casi pratici
· L’esercitazione (modello camerale)
· Analisi della simulazione effettuata
POMERIGGIO - 4 ore (14.15-19.15)
SIMULARE LA MEDIAZIONE: IL PROFESSIONISTA IN AZIONE
· Lo studio di casi pratici
· L’esercitazione (modello camerale)
· Analisi della simulazione effettuata
- Ogni esercitazione sarà caratterizzata da uno scambio di ruoli e da una forte
interattività. Il professionista verrà chiamato a ricoprire il ruolo di mediatore, di
assistente della parte o di parte, nell’ottica di simulare in modo reale e partecipato la
situazione di conflittualità da esaminare.
- La simulazione rappresenta una verifica importante di quanto appreso durante il
percorso didattico ed è il momento principale dell’intero percorso, in quanto consente di
individuare le caratteristiche dei futuri mediatori, pianificare una gestione attenta e
intelligente del negoziato da condurre e correggere ogni errore di impostazione, specie
di carattere culturale e professionale, in grado di inficiare il buon esito di una
negoziazione assistita.
VI° MODULO
Esercitazioni e test finale relativo alla parte pratica completano il percorso formativo,
conferendo allo stesso la giusta ufficialità del risultato richiesta generalmente dagli standard
formativi vigenti in tema di mediazione, anche al fine di consentire l’iscrizione del
professionista negli elenchi dei mediatori presso i singoli Organismi di Mediazione accreditati
al Ministero della Giustizia.

VI° MODULO
MATTINA - 4 ore (9.00-13.00)
ESAME FINALE
La prova si articolerà secondo il seguente contenuto:
TEST DI VALUTAZIONE PRATICA
Tutti i professionisti impegnati durante il corso si cimenteranno su aspetti più propriamente
legati alla gestione operativa e pratica di un procedimento di mediazione, nonché alla
presentazione del servizio di mediazione, alla corretta gestione delle singole fasi, alla
dimostrazione di come condurre sessioni di brainstorming durante una negoziazione, nonché
verranno valutati in base anche a possibili domande mirate.
POMERIGGIO - 4 ore (15.15-19.15)
SIMULARE LA MEDIAZIONE: IL PROFESSIONISTA IN AZIONE
· Lo studio di casi pratici
· L’esercitazione (modello camerale)
· Analisi della simulazione effettuata
- L’esercitazione finale è una verifica ufficiale dei contenuti teorici e operativi affrontati
durante il corso di formazione, e consente di esercitarsi nella soluzione di un caso di
conflitto in ambito civile e commerciale.
- Fa parte dell’esame finale la compilazione di un verbale di avvenuta o fallita
conciliazione, a cui andrà preferibilmente allegato la il testo di una bozza di accordo, al
fine di consentire al futuro mediatore di seguire passo dopo passo i momenti dell’intero
procedimento di mediazione.